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TECNICHE
PITTORICHE
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Colori Acrilici L’esigenza di rapida asciugatura dei colori e della loro
stabilità in ogni condizione atmosferica, proprietà che non è dei colori ad
olio, fu sentita attorno agli anni Venti da un gruppo di artisti messicani,
Orozco, Rivera, Siqueiros, impegnati nella pittura murale in esterni. Iniziò la
sperimentazione dei colori acrilici, condotta da Siqueiros e codificata nell’
Esperimento messicano nell’arte, documento prodotto dall’artista delegato al
Congresso degli artisti americani a New York. Nel 1936 un laboratorio
sperimentale lavorava a tale scopo.
I colori acrilici sono pigmenti con
resine sintetiche come leganti. Assomigliano all’aquerello e alla tempera. Sono
diluibili con acqua e con medium acrilici. Essicano rapidamente rimanendo
stabili in strati inscindibili. Sono lisci, opachi, non riflettono la luce;
possono esser resi trasparenti da forti diluizioni. Dagli anni Cinquanta negli
Stati Uniti sono impiegati largamente da Pollock, Rothko, Noland, Motherwell.
Sono disponibili in Europa dagli anni Sessanta.
Una tavolozza di una
dozzina di colori di base consente una larga gamma di tinte e toni. Sono
preferibili tavolozza di plastica. L’essicazione dei pennelli e dei colori in
tubetto aperto è rapidissima. Gli acrilici sono utilizzabili su ogni tipo di
supporto senza particolari accorgimenti ma nel lavoro su metallo o su muro in
esterni è necessario trattare la superficie ricevente con carta vetrata. Gli
acrilici possono essere impiegati con l’aerografo e in forti diluizioni con
pistole a spruzzo. Screziature e marezzature si ottengono previa spruzzatura di
lattice o di acqua sulla superficie da colorare. |