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TECNICHE
PITTORICHE
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Matita La matita a grafite, che sostituì lungo gli ultimi tre secoli
gli antichi strumenti per disegnare (pennello, carbone e punta d’argento), fu
messa a punto a fine Settecento da Conté, con un impasto di grafite e argilla
introdotto in bastoncino di legno. Percentuale dei componenti e grado di cottura
ne variano la durezza. Grande tra i grandi disegnatori dell’Ottocento fu Ingres,
con Delacroix, Daumier, Renoir, Degas, Cézanne. Per le matite di grafite, la
scala dalla massima morbidezza alla massima durezza procede da 1 a 4 o da 8B a
7B… B, F, H, 2H… 8H. I costituenti delle mine delle matite colorate sono una
sostanza inerte, un legante, un colorante e un lubrificante. Possono essere
aquarellabili.
Carte di diversi tipi e grana producono effetti
differenti. Segni non cancellabili dalla gomma si eliminano con una lama.
Migliore della gomma di caucciù o di plastica è la gomma pane. Una parte
di gommalacca bianca mescolata a tre parti di alcol realizza una vernice
protettiva. Fissativi sono reperibili in bombole spray. La tecnica
rinascimentale del chiaroscuro realizzato con giustapposizione di linee
parallele scure o pesanti e chiare e leggere, è giunta fino ad oggi.
Textures particolari si ottengono disegnando su carta ruvida. Il
frottage si ottiene disegnando su un foglio appoggiato su superfici rugose. Nel
Novecento il disegno a tratto continuo fu appannaggio di Picasso, di Modigliani
e da Rodin. |